Con la rivoluzione digitale, la notizia semplice non basta più, il lettore
può contestare ciò che legge in un vero e proprio confronto diretto con lo
stesso giornalista, inoltre ha in mano il controllo di cercare ed esaminare
solamente le notizie volute secondo i suoi interessi, non è più costretto ad
accontentarsi di ciò che gli si presenta davanti; questo fattore ha creato un esubero di informatori e informazioni,
che hanno portato a un era, in cui nulla sembra essere attendibile o tutto lo
è.
I classici quotidiani tra le nuove generazioni sono in disuso, poiché tendono a non rinnovarsi
e a non incorrere nelle esigenze del lettore. Inoltre sono poco veloci rispetto
al mondo odierno sempre in movimento, basti pensare che sul web una notizia
importante è in grado di oltrepassare i continenti in pochi minuti, anche se,
spesso le informazioni tipiche del giornalismo digitale si concentrano sulla
vicenda in questione, tralasciando ogni tipo di approfondimento e finendo con
l’etichettarsi una cultura superficiale
oltre che approssimativa, esaltata però dalla libertà di espressione che contraddistingue internet.
Gli articoli creati per i nuovi media e l’intelligenza artificiale,
sono scritti appositamente per colpire e circolare in rete, soprattutto
nell’ambito dei social network, definiti
la causa del bombardamento mediatico, in quanto considerati la via più facile
di scambio e diffusione fra i vari utenti.
Gli scritti destinati alla rete perciò, hanno una struttura ben precisa
e studiata, in primo luogo in linguaggio utilizzato non è più quello detto “della
borghesia colta” tipico degli albori del giornalismo, i titoli usati per introdurre gli argomenti,
sono scelti in quanto accattivanti piuttosto che veritieri; il contenuto del testo, viene creato
appositamente per incollare il lettore allo schermo, le prime due righe vengono
pensate per insinuare il tipo di curiosità capace di perdurare per tutto
l’articolo, che deve tendere a proseguire in modo sintetico, chiaro e
soprattutto propositivo, senza mai dimenticare l’aggiunta di immagini, che
migliorano l’aspetto generale e facilitano la lettura; la conclusione del
pezzo, solitamente ha lo scopo di lasciare nella mente di chi legge il
messaggio “resta connesso”; il tutto per essere facilmente trovato dai motori
di ricerca, deve contenere una parola chiave primaria e altre secondarie
ripetute di frequente, come riportato nei principi
base del SEO (Search Engine Optimization, il linguaggio di internet).
Fare informazione oggi, significa
creare un prodotto in grado di circolare attraverso desktop, tablet e smartphone; chi scrive, deve essere capace di
seguire i trend della rete e di
migliorarsi costantemente, per seguire le linee dei nuovi media che non
smettono mai di evolversi.
Fonti:
- http://www.repubblica.it/tecnologia/2015/10/22/news/google_giornalismo_digitale_150_milioni-125675687/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Giornalismo_on-line
- http://it.sputniknews.com/opinioni/20160312/2262313/giornalismo-web-liberta-espressione-social-network.html
- http://claudiabaruzzi.net/blog/come-scrivere-un-articolo-per-un-blog-10-semplici-dritte/
- http://www.wired.it/attualita/media/2014/03/07/nuovo-corriere-prospettive-giornalismo/
- http://www.laveracronaca.com/focus/1621-giornalismo-online-e-scrittura-per-il-web