lunedì 23 maggio 2016

 




  Al giorno d’oggi vige il concetto del “always on” ovvero del “sempre connessi”, per questo motivo i mezzi di comunicazione sono passati oltre alla stampa classica, allo scopo di avere un’interazione continua e immediata con i lettori/ascoltatori.
Con la rivoluzione digitale, la notizia semplice non basta più, il lettore può contestare ciò che legge in un vero e proprio confronto diretto con lo stesso giornalista, inoltre ha in mano il controllo di cercare ed esaminare solamente le notizie volute secondo i suoi interessi, non è più costretto ad accontentarsi di ciò che gli si presenta davanti; questo fattore ha creato un esubero di informatori e informazioni, che hanno portato a un era, in cui nulla sembra essere attendibile o tutto lo è.
I classici quotidiani tra le nuove generazioni sono in disuso, poiché tendono a non rinnovarsi e a non incorrere nelle esigenze del lettore. Inoltre sono poco veloci rispetto al mondo odierno sempre in movimento, basti pensare che sul web una notizia importante è in grado di oltrepassare i continenti in pochi minuti, anche se, spesso le informazioni tipiche del giornalismo digitale si concentrano sulla vicenda in questione, tralasciando ogni tipo di approfondimento e finendo con l’etichettarsi una cultura superficiale oltre che approssimativa, esaltata però dalla libertà di espressione che contraddistingue internet.
Gli articoli creati per i nuovi media e l’intelligenza artificiale, sono scritti appositamente per colpire e circolare in rete, soprattutto nell’ambito dei social network, definiti la causa del bombardamento mediatico, in quanto considerati la via più facile di scambio e diffusione fra i vari utenti.
Gli scritti destinati alla rete perciò, hanno una struttura ben precisa e studiata, in primo luogo in linguaggio utilizzato non è più quello detto “della borghesia colta” tipico degli albori del giornalismo,  i titoli usati per introdurre gli argomenti, sono scelti in quanto accattivanti piuttosto che veritieri;  il contenuto del testo, viene creato appositamente per incollare il lettore allo schermo, le prime due righe vengono pensate per insinuare il tipo di curiosità capace di perdurare per tutto l’articolo, che deve tendere a proseguire in modo sintetico, chiaro e soprattutto propositivo, senza mai dimenticare l’aggiunta di immagini, che migliorano l’aspetto generale e facilitano la lettura; la conclusione del pezzo, solitamente ha lo scopo di lasciare nella mente di chi legge il messaggio “resta connesso”; il tutto per essere facilmente trovato dai motori di ricerca, deve contenere una parola chiave primaria e altre secondarie ripetute di frequente, come riportato nei principi base del SEO (Search Engine Optimization, il linguaggio di internet).
Fare informazione oggi, significa creare un prodotto in grado di circolare attraverso desktop, tablet e smartphone; chi scrive, deve essere capace di seguire i trend della rete e di migliorarsi costantemente, per seguire le linee dei nuovi media che non smettono mai di evolversi.

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